Soffrire di PCOS non significa essere sterili. Una sana alimentazione e un corretto stile di vita aiutano il concepimento e consentono di tenere sotto controllo i livelli di insulina durante la gestazione.

La sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) riguarda tantissime donne. Sebbene non siano ancora disponibili dati ufficiali italiani, a livello mondiale si parla di 1 donna su 10 o più, in età fertile. È una sindrome complessa che riguarda l’assetto metabolico ed ormonale della donna. La PCOS è correlata ad un rischio aumentato di sviluppare diabete prima dei 40 anni, di malattie cardiovascolari e cancro all’endometrio.

I sintomi di questa sindrome sono tanti e variegati: eccesso di peli, caduta dei capelli, acne, irregolarità mestruali e cicli senza ovulazione, insieme a una tendenza all’aumento di peso o difficoltà a perderlo, insulino-resistenza e/o iperinsulinemia.
Sebbene la PCOS sia considerata una delle più frequenti cause di infertilità, non è detto che le tutte le donne con PCOS non siano fertili.

Stabilito, dunque, che è possibile concepire un figlio, oltre alle preziose indicazioni del proprio ginecologo, esistono degli aspetti nutrizionali da tenere sotto controllo per migliorare la fertilità e favorire il concepimento. Come confermano tanti studi, essere in sovrappeso o soffrire di obesità sono fattori negativi sia prima della gravidanza sia durante la gestazione.

Che si parli di PCOS o meno, perdere peso richiede tempo, ma bisogna sempre tentare, controllando con attenzione la dieta e cercando di non cadere nella trappola di voler perdere peso a tutti i costi e in tutte le maniere possibili perché potrebbe non essere facile sostenere a lungo diete estreme, rischiando complicazioni, spesso irreversibili.

Tutti gli studi scientifici hanno evidenziato che, dal punto di vista metabolico, perdere almeno il 10% del peso sia un passo più che adeguato per ridurre il grasso addominale, l’insulino-resistenza e l’infiammazione generale. Tutti fattori che mettono a rischio la ricerca di una gravidanza.

Ecco perché, per favorire una gravidanza, è opportuno:

  • Scegliere alimenti di buona qualità, freschi e stagionali.
  • Cucinare in modo leggero, senza aggiunta di elevate quantità di grassi e sale.
  • Utilizzare alimenti integrali.
  • Consumare verdura fresca in abbondanza.
  • Bere durante la giornata almeno 1.5 litri di acqua a basso apporto di sodio.
  • Limitare gli zuccheri, i grassi saturi e grandi quantità di latticini (formaggi grassi) che stimolerebbero eccessivamente l’insulina.

Nella prima parte del ciclo mestruale è fondamentale che la glicemia sia più stabile possibile. Se questo avverrà, l’insulina, che spesso crea interferenza sulla buona qualità dell’ovulazione, non sarà di intralcio al percorso di scelta del follicolo dominante e quindi dell’ovulo maturo.

Infine, una volta scoperto di essere incinta, è bene assumere sin da subito acido folico perché previene la spina bifida nel nascituro. Alimenti come lattuga a foglia larga, tuorlo d’uovo, spinaci bolliti, zucchine e barbabietole rosse contengono buone quantità di acido folico e, pertanto, è consigliabile assumerli durante la giornata.

Bibliografia
“PCOS: convivere con la sindrome dell’ovaio policistico“, Stefania Cattaneo